Con il D.Lgs. 81/08 e s.m.i. si disciplina l’insieme di misure di prevenzione e protezione che obbligatoriamente un’azienda deve adottare per migliorare le condizioni di lavoro e ridurre gli infortuni ai lavoratori, tra questi anche quelli che si trovano occasionalmente all’interno dell’azienda.
La sicurezza nei luoghi di lavoro è continuamente oggetto di aggiornamenti legislativi, infatti riceve nel tempo maggiore interesse anche per via dei più frequenti controlli da parte degli organi preposti e prende forma sia mediante obblighi alla redazione di documenti di rischio specifici da parte dei tecnici competenti sia mediante pratiche di controllo e di formazione da parte di enti abilitati.

Per tutte le aziende che operano nel settore alimentare, indipendentemente dal numero dei dipendenti, la legge prevede obbligatoriamente l’osservanza di alcuni obblighi per garantire la sicurezza igienico-alimentare degli alimenti e della sede operativa in conformità a quanto previsto dal pacchetto igiene (Reg. 852/04 e 853/04).

Nello specifico, si tratta di ottemperare alla redazione del Manuale di Autocontrollo H.A.C.C.P., per intercettare tutte le criticità sanitarie ed igieniche a cui un ambiente di lavoro si espone, di formare tutto il personale alimentarista per informarlo di tutti i rischi e pericoli igienici che si possono verificare con errate prassi lavorative, di fornire l’etichettatura conformemente al Reg. 1169/11, analisi chimiche e biologiche su sostanze alimentari, di analisi di superfici ed acque per avere un riscontro analitico sull’eventuale presenza di contaminanti nelle aree di attività.

La sorveglianza sanitaria è l’insieme degli atti medici finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all’ambiente di lavoro, ai fattori aziendali di rischio professionale e alle modalità di svolgimento dell’attività lavorativa al fine di prevenire l’insorgenza di malattie professionali. La sorveglianza sanitaria si può definire come l’insieme delle visite mediche, delle analisi specialistiche e di laboratorio, nonché della nomina del medico competente per ciascuna azienda.
Sono escluse dall’obbligo di sorveglianza sanitaria solo le imprese che non occupano i lavoratori dipendenti o ad essi equiparati (soci-allievi) indipendentemente dal tipo di attività svolta.

La partecipazione ai corsi di formazione da parte dei lavoratori e dei datori di lavoro garantisce la diffusione di regole, principi della salute, della sicurezza ed igiene del lavoro, al fine di riconoscere i pericoli e le condizioni potenziali che possono determinare eventi indesiderati, nonché di saper prevenire i rischi e di fronteggiare le emergenze tutte le volte in cui si verificano.
La formazione in materia di sicurezza richiede la frequenza di corsi base e di aggiornamento obbligatori per qualsiasi attività e settore.
Per quanto concerne la partecipazione ai corsi in materia di sicurezza secondo quanto previsto dall’articolo 37 del D.Lgs. 81/08, deve avvenire in orario di lavoro e non può comportare oneri economici per i lavoratori.

Molto spesso, determinate mansioni e/o attività lavorative richiedono necessariamente l’abilitazione da parte del lavoratore ad uno o più corsi di formazione specifici, nella maggior parte dei casi non solo teorici ma anche pratici attraverso un’attività di addestramento.
Per esempio, la guida di un trattore agricolo richiede il superamento del corso specifico che abilita il partecipante a possedere tale competenza; I lavoratori che operano in spazi confinati devono frequentare un corso altrettanto specifico, al fine di consentire loro di possedere tutti gli strumenti per fronteggiare il pericolo dovuto alla mancanza di ossigeno per la presenza di aperture con dimensioni ridotte, come nel caso di serbatoi, silos, reti fognarie e altro ancora.

Il decreto legislativo 30 giugno 2003, n.196, meglio noto come “Codice in materia di protezione dei dati personali” disciplina interamente il trattamento di dati personali di clienti, fornitori, dipendenti, utenti, cittadini ecc.. con protocolli da seguire per i sistemi informativi e le infrastrutture aziendali a garanzia della perdita anche accidentale dei dati, nonché l'accesso non autorizzato o il trattamento non consentito o non conforme degli stessi.
La privacy rappresenta un importante mezzo di attività lecita che parte dalla semplice memorizzazione dei consensi al trattamento da parte dei clienti/fornitori, fino ad arrivare alla predisposizione del DPS (Documento programmatico per la sicurezza).

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